Un museo del Mare e dei Maestri d'Ascia a Sant'Antioco

Era un mestiere d'eccellenza, di una manualità fuori dal comune: potersi chiamare maestro d'ascia al tempo, significava fare parte di una vera e propria "corporazione" che aveva in mano la nascita e la vita di tante barche. Questo era particolarmente valido in Sardegna, un'isola, e ancor di più nelle realtà più piccole che le fanno da corolla come Carloforte, Asinara, La Maddalena e Sant'Antioco, dove il mare e le barche erano la vita stessa. Il MuMa, il museo del Mare e dei maestri d'Ascia che gioca nel suo nome con i musei più grandi, vuole ricordare così "l'acqua salata" e i mastri artigiani del legno dedicato alla nautica, in un connubio inestricabile: non a caso fa parte della "Rete dei musei del mare e della navigazione delle quattro isole minori della Sardegna".

Il MuMa di Sant'Antioco vuol allora semplicemente conservare la memoria, valorizzando l'eccellenza dei grandi operai, ai quali bastava un'ascia per fare una barca, come un sogno di bambino. Così il museo vive attraverso le testimonianze dei protagonisti, raccolte nei cimeli in esposizione, e i racconti contenuti nei testi e nelle immagini. Il MuMa è semplice e bello: può sembrare freddo all'ingresso, ma la temperatura si alza pian piano al passare delle storie, quando si srotolano davanti ai visitatori le storie semplici e complesse dei "maestri" che riuscivano, con uno sguardo, a stabilire i legni adatti per le imbarcazioni, che avevano destinazioni più diffuse, dalla pesca al trasporto, da quelle che andavano coi passeggeri da un'isola all'altra allo sfogo delle miniere del sud dell'Isola, intorno a Sant'Antioco.

L'allestimento espositivo del museo MuMa, ricavato nell'edificio che ospitava il mattatoio di Sant'Antioco, è un percorso esperienziale che racconta la laguna, i maestri d'ascia e le segnalazioni in mare attraverso fari, semafori e torri di vedetta attraverso immagini fotografiche e video, testi che intrecciano le storie alla storia, ed elementi grafici come percorsi, mappe e disegni.