Eventi, feste e sagre

La Pasqua a Sant'Antioco

È la Settimana Santa il clou delle manifestazioni folkloristico-religiose di Sant'Antioco e della sua Isola. E lì durante, nell'allestimento di queste rievocazioni, si vede l'impronta spagnola, catalana, per la precisione, che ha permeato l'intera Sardegna. Lo stampo dei conquistatori del Seicento è infatti l'elemento caratteristico della Processione del Venerdì Santo: «Un Cristo morto viene portato in processione al tramonto su un catafalco dorato, seguito dalla Madonna vestita a lutto». Questa la descrizione ufficiale ma si vede, come nelle feste spagnole della Settimana Santa, che una parte predominante nella scena è, insospettabilmente, quella della Madonna, di una donna affranta dal dolore di mamma che vede morire il proprio figlio in croce, crudelmente, mettendo, solo scenograficamente, s'intende, il miracolo della Resurrezione in una posizione più defilata. La festa attira migliaia di persone sino a tardissimo e viene svolta dai figuranti in costume, quello tradizionale, quello che viene tirato fuori dall'armadio per la grande rievocazione. Tutto quello che avviene nella notte del Venerdì Santo non è che la corona della mattina di Pasqua, due giorni dopo, quando altre sfilate in costume rendono quella giornata indimenticabile sia per i sentimenti religiosi, molto profondi degli abitanti di Sant'Antioco, che per l'atmosfera magica e piena di evocazioni. «La mattina di Pasqua si svolge il rito de "S'Incontru"; Cristo Risorto e la Madonna escono dalla chiesa di Sant'Antioco Martire e attraverso due strade diverse a passo veloce arrivano ai due lati opposti di Piazza Umberto. Qui s'incontrano mentre in segno di festa vengono sparati verso il cielo dei botti».

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